Questo itinerario vuole essere un’idea per una giornata d’estate, ma non solo, alla scoperta degli Orridi di Sant’Antonino, il Oratorio del Pontasso di Torrazza Coste e buon cibo.
La vostra escursione inizia a Torrazza Coste dove seguirete le indicazioni verso Cadelazzi e Nebbiolo, circa 3 Km, per raggiungere gli Orridi di Sant’Antonino o Orridi di Marcellino. Gli orridi sono “Canyon” creati dall’erosione dell’acqua nel corso del tempo e le rocce argillose possono nascondere segreti come minerali e fossili.
Molti non lo sanno ma in Oltrepò Pavese, milioni di anni fa, c’era il mare. E’ per questo motivo che non è insolito trovare fossili come le Otoliti, della dimensione di sassolini, piccole strutture di origine organica (Ossalato di Calcio) che fanno parte del sistema uditivo dei pesci. Ogni pesce ne è dotato di tre per lato sia si tratti delle specie attuali sia di quelle fossili. In alcune formazioni rocciose del nostro Appennino è quindi possibile trovare questi fossili marini che raccontano la storia naturale del nostro territorio.
Trovate un articolo di approfondimento qui: https://narrandoltrepo.it/viaggio-nel-tempo-cosa-solo-le-otoliti/
Altro articolo dedicato ai fossili: https://narrandoltrepo.it/tracce-nellappennino-seguendo-le-impronte-lasciate-milioni-di-anni-fa/
Percorrendo quindi la strada immersa nel bosco di Robinie e Castagni, potrete osservare queste suggestive formazioni rocciose, gli orridi, e scattare fotografie.
A poca distanza da Torrazza Coste (circa 3 km) e dagli Orridi, c’è il Santuario del Pontasso.
Dal centro di Torrazza Coste, prendendo la strada per Castellano, Boffalora e superando il ponte sul Rio Brignolo, si raggiunge un piccolo pianoro dove alcune case e cascine si raccolgono attorno all’Oratorio di S. Maria del Pontasso che appartiene al Comune di Codevilla ma dipende dalla Parrocchia di Torrazza Coste. A guardarlo sembra un oratorio come tanti, senza particolari eclatanti ma, come spesso accade nel nostro Oltrepò Pavese, è all’interno che si celano tesori inaspettati.
Le pareti interno dell’Oratorio del Pontasso sono completamente affrescate e databili al XIV° secolo (1343-1345). Gli affreschi, che ricordano quelli dell’Eremo di Sant’alberto di Butrio, sono stati commissionati probabilmente dai feudatari del luogo i Giorgi – Beccaria che restaurarono, ingrandirono e abbellirono l’antica cappella.
Per vedere l’interno dell’Oratorio del Pontasso, e quindi trovarlo aperto, è necessario rivolgersi al comune di Codevilla o alla Parrocchia di Torrazza Coste.
Articolo di approfondimento sull’Eremo di Sant’alberto: https://narrandoltrepo.it/un-re-inglese-nelleremo-di-santalberto-di-butrio/
Itinerario in Valle Staffora e all’Eremo di Sant’Alberto: https://narrandoltrepo.it/sapori-e-colori-della-valle-staffora/
La vostra passeggiata sarà ricca di scorci suggestivi sulle valli circostanti, piene di boschi e vigneti dai quali nascono i migliori vini del territorio.